Il Bendaggio funzionale, è una tecnica usata prevalentemente come prevenzione e cura delle lesioni muscolo-tendinee dell’adulto e dello sportivo; può essere di tipo articolare o muscolo-tendineo, a scopo preventivo, terapeutico o riabilitativo.
Le funzioni principali sono di scarico, stabilizzazione, compressione, sostegno, riduzione del dolore e supporto psicologico.
È un tipo di fasciatura dinamica, che fornisce un’immobilizzazione parziale: non impedisce il fisiologico movimento di un’articolazione ma arresta qualsiasi forza che possa causare un danno alla struttura che si vuole proteggere; rappresenta un’evoluzione ponendosi tra le fasciature semplicemente contenitive e quelle rigide, rispetto alle quali presenta il vantaggio di non causare ipotrofie muscolari e di conservare il coordinamento tra il segmento sano e quello leso.
Utilizzando bende adesive di vario tipo, elastiche e non, mira a costruire un supporto esterno atto a rinforzare un’articolazione, sia immediatamente dopo un trauma che a distanza, quando questa risulti deficitaria ma può essere utilizzato anche in un arto “sano” quando venga sottoposto, come nell’attività sportiva, a sforzi eccessivi e quindi potenzialmente lesivi.
Si utilizzano materiali combinati ed in modo diversificato: bende adesive estensibili, bende adesive inestensibili, compresse di gomma-schiuma di diverse forme e dimensioni, salvapelle in quei rari casi in cui è accertata un’intolleranza cutanea da contatto o da allergia ai materiali adesivi o ai tessuti che compongono la trama di base delle bende, maglia tubulare estensibile di rifinitura.
L’applicazione di un bendaggio funzionale avviene sempre a seguito di una decisione medica e può essere prescritto in seguito ad un trauma distorsivo od una lussazione, dopo una lesione muscolare od una microfrattura, ma anche nel caso di edemi e gonfiori importanti; solitamente viene rimosso, secondo prescrizione medica, dopo quattro/sette giorni dopo l’applicazione, periodo durante il quale è comunque possibile svolgere le normali attività giornaliere.
Nella prevenzione ha un’ampia applicazione: in essa deve prevalere la componente estensibile in quanto deve essere il più dinamico possibile per potersi conciliare nel modo migliore con le necessità del “gesto atletico” e comunque non deve mai essere usato su distretti articolari “sani” dal punto di vista morfologico, statico e dinamico.
Nel trattamento si usa come presidio integrativo ma non sostitutivo dell’apparecchio gessato; in esso sarà prevalente la componente inestensibile in quanto si deve ottenere una contenzione più rigida ed una maggiore tenuta.
Il Bendaggio funzionale trova larga applicazione nel trattamento di lesioni acute, dopo l’uso di apparecchio gessato, per ridurre i tempi di immobilizzazione, ma anche in caso di instabilità articolare e lesioni croniche quali le tendinopatie e nella riabilitazione quale presidio integrativo di altri protocolli terapeutici; non si applica in presenza di problemi dermatologici o riconosciute allergie al collante.