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Cicatrici ed aderenze cicatriziali

Una cicatrice è normalmente liscia, di colorito più chiaro rispetto alla pelle circostante e rispetto al piano cutaneo può apparire piana, rilevata o infossata. Le cicatrici si distinguono in relazione al tipo di processo di cicatrizzazione avvenuto che può essere normale oppure può produrre una eccessiva riparazione (ipertrofica) oppure una riparazione carente (atrofica).  Una cicatrice ipertrofica compare dopo circa un mese dalla guarigione completa, è spesso associata a dolore e prurito di diversa intensità e si manifesta come un’alterazione rossa, dura e rilevata che normalmente non oltrepassa i limiti della cicatrice iniziale. Le cicatrici atrofiche sono leggermente avvallate perché il tessuto cicatriziale copre la ferita ma non viene prodotto collagene sufficiente a riempire completamente l’area danneggiata; tipiche le cicatrici dell’acne o della varicella.

Una cicatrice patologica può alterare il drenaggio linfatico locale, danneggiando, interrompendo o ostruendo i vasi linfatici che attraversa, creando una vera e propria diga al regolare flusso, determinando, nel tempo, l’insorgere di un linfedema.

Il taglio chirurgico può determinare, con il sanguinamento e la presenza di fibrina, la formazione di una sostanza che unisce i tessuti e determina la comparsa di aderenze cicatriziali cioè particolari cicatrici costituite da fasci di tessuto fibroso che si formano fra tessuti, organi o articolazioni che connettono aree anatomiche normalmente non collegate tra loro, determinando un grave problema di scorrimento e movimento dei tessuti circostanti. Le zone dove maggiormente compaiono le aderenze, sono sicuramente l’addome per via dei tessuti che devono essere tagliati prima di raggiungere i visceri, e le articolazioni come spalla e ginocchio in cui spesso le aderenze vanno a limitare proprio i movimenti funzionali.

Il più importante e semplice “strumento” per trattare le cicatrici è la massoterapia per Linfodrenaggio che stimola l’attività del sistema linfatico-immunitario di protezione dell’organismo; il Massaggio Trasverso Profondo, effettuato localmente, da iniziare non appena la ferita è completamente chiusa e da continuarsi per sei mesi; lo stretching manuale e tramite applicazione di Tape.

N.B. Tutte le indicazioni e le notizie fornite, hanno unicamente valore divulgativo e non costituiscono in alcun modo né indicazioni diagnostiche né prescrizione di cura, competenza esclusiva del personale medico.